Gelida lama che sento
farsi spazio con forza,
fino a squarciarmi il petto ogni volta che
il mio sguardo si posa su un abbraccio
e sale
dal petto agli occhi la risacca del dolore.
Io vi saluto a metà,
il mio viaggio è senza meta,
solo porti e ponti,
labirinti e fantasie.
Barcollo come un ubriaco
quando piove e c’è tempesta,
caricando cibo sulle spalle,
asciugamani nei carrelli
per allietare i giorni di chi viaggia
e sa dove andare.
Io vi salutò a metà,
procedere oltre non posso. Un sorriso e una stretta di mano,
il mio sguardo è basso, la mia mano
sotto.
Indosso la divisa
ma non ci saranno corone
al mio funerale,
nessuna medaglia all’onore.
Forse una lacrima mi porterà lontano
in un posto senza porti né partenze,
forse in una lacrima toccherò terra.
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