Sulla timidezza delle chiome

Sgorgheranno forse fiumi
dalla nostra fonte di distanze.

Ci vedremo da lontano,
senza catene,
ma intere,
poiché timida è la coltre che ci avvolge. 

Ci plasmeremo,
l’una accanto all’altra,
trattenute dalla nostra condanna,
pensa,
a non sfiorarci.

Abbracci di sguardi,
giochi di luce,
chioma dopo chioma
sarà un mosaico,
il nostro,
di vite solitarie. 

 

Patrice78500

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