Dal cielo alla terra, dalla terra al cielo. 

Cado
silenziosa,
silenziosamente mi poso,
mi accumulo,
mi ripiego su me stessa
soffice ovatta,
fragile.

Bianca
poi trasparente,
pericolosa,
fredda, troppo fredda per essere amata.

Una lastra di ghiaccio sotto i tuoi piedi,
un pericolo per tutti
relazione complicata.

Mi hai desiderata,
amata e calpestata
ed io non sono più la stessa,
sono la neve gelida che ti blocca
passo dopo passo
non puoi più muoverti
e mi rinneghi,
rinneghi la felicità che ti ho regalato
come della tua infanzia i giocattoli
adesso inutili, vecchi, gettati via.

Io non ci sto,
preferisco tornare su,
passerà,
l’inverno finirà
ed io mi scioglierò
per poi ricomparire
in uno dei tuoi sogni d’estate.

Martina Giovine
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